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Ecco cosa scrisse Benedetto XVI all’arcivescovo di Kiev dopo lo scoppio della guerra

«In quest’ora di grande difficoltà per il suo popolo, le sono vicino e vorrei assicurarle che lei e la sua chiesa siete sempre stati presenti nelle mie preghiere», aveva scritto Benedetto XVI lo scorso 7 marzo

C’è una lettera che Benedetto XVI ha scritto per l’arcivescovo di Kiev Sviatoslav Shevchuk e che è stata resa pubblica solo ora a quasi una settimana dalla sua morte. Nella lettera l’allora papa emerito aveva espresso la sua solidarietà al popolo ucraino a pochi giorni dall’inizio della guerra iniziata il 24 febbraio.

Nella lettera, datata 7 marzo, Benedetto XVI scrive: «In quest’ora di grande difficoltà per il suo popolo, le sono vicino e vorrei assicurarle che lei e la sua chiesa siete sempre stati presenti nelle mie preghiere. Che il signore le protegga e la guidi giorno dopo giorno. Che egli soprattutto vinca l’accecamento che ha condotto a simili misfatti».

Un messaggio di forte vicinanza all’arcivescovo ucraino nel momento in cui l’esercito russo stava tentando di prendere il controllo di Kiev e avanzava nel Donbass. Poche settimane prima della morte l’arcivescovo Shevchuk aveva fatto visita a Benedetto XVI e aveva citato la lettera ricevuta a marzo.

Lo scorso 31 dicembre non appena saputa la notizia del decesso di papa Ratzinger, l’arcivescovo ha inviato a Francesco una lettera di cordoglio: «Il pontificato di Benedetto XVI ha abbracciato la nostra chiesa con tanti gesti provvidenziali che hanno favorito la sua rinascita dopo la persecuzione comunista, e lo sviluppo autentico nei tempi moderni. Siamo riconoscenti al suo predecessore per il grande contributo nella crescita e nella formazione delle strutture della nostra chiesa e il sostegno in diversi ambiti della vita pastorale».

Il messaggio di cordoglio di Putin

Nei giorni scorsi dopo la morte di Benedetto XVI, il presidente russo Vladimir Putin ha inviato un telegramma a Papa Francesco, nel quale ha ricordato Joseph Ratzinger come «un importante leader religioso e statista e un convinto sostenitore dei valori cristiani tradizionali».

«Durante il periodo del suo Pontificato, la Russia e il Vaticano hanno intessuto relazioni diplomatiche su vasta scala e le relazioni tra la chiesa ortodossa russa e la chiesa cattolica romana si sono sviluppate», ha aggiunto Putin. «Ho avuto la possibilità di incontrare questa persona straordinaria e conserverò i ricordi più cari di lui. Vorrei estendere la mia sincera solidarietà in quest’ora dolorosa», ha concluso il presidente russo.

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